Cliniche Odontoiatriche in Franchising: una valida alternativa… oppure no?

Negli ultimi anni abbiamo assistito al sorgere di un numero sempre maggiore di cliniche odontoiatriche in franchising: più centri nel territorio nazionale che operano quindi sotto uno stesso marchio.

Inizialmente per i cittadini sembrava un’ottima alternativa al “classico dentista di famiglia”: slogan che propongono la visita gratuita, la radiografia ortopanoramica gratuita, la tac gratuita pure quella… e un’igiene a prezzi iperstracciati… decisamente accattivante!

Ma… come funzionano esattamente queste cliniche?

1-La proprietà è costituita per intero da NON DENTISTI.

Proprio così, avete capito bene. Imprenditori che, anziché investire in un supermercato, o nell’immobiliare… decidono di investire nel dentale. Il direttore sanitario (figura obbligatoria per legge responsabile delle attività cliniche del centro) è un professionista esterno, ossia non sborsa un euro per la creazione della clinica. 

E quindi i soldi per aprire questi centri chi è che li caccia?

A differenza degli studi dentistici tradizionali dove il titolare, medico odontoiatra, si accolla spesso un importante mutuo per aprire la sua attività dopo tanti anni di studio, in questo caso operano soggetti che nulla hanno in comune con la medicina e l’odontoiatria. 

In alcuni casi l’apertura di questi centri ha destato qualche sospetto, come emerge da questo articolo di Odontoiatria33.

2-La proprietà esige il pagamento prima dello svolgimento delle cure. 

Dopo una visita gratuita, una radiografia panoramica o una tac ovviamente gratuite, eccoci al preventivo. Le cure si pagano in anticipo, quindi moduli da firmare e via, parte il finanziamento! 

Ma come, direte voi, vogliono tutto e subito quando ancora non mi è stata presa neanche un’impronta? 

La risposta è affermativa, a parte che nelle cure più “semplici”, ossia quelle che generalmente comprendono solo l’igiene orale e qualche otturazione. 

3-Si corre il rischio di PAGARE CURE CHE NON SARANNO MAI ULTIMATE.

In più occasioni si è verificata la stessa identica situazione: i pazienti hanno avviato il finanziamento e.. tadan! La clinica chiude dall’oggi al domani lasciando i pazienti senza le cure ultimate.

Vengono cioè chiesti anticipi anche quando vi è già l’evidente impossibilità (legata a mancanza di personale/bilancio in rosso ecc..) di fornire le prestazioni cliniche.

Qui di seguito il link riferito alla vicenda di una catena dentistica nazionale che aveva la sede centrale a Padova.
www.parmatoday.it

Qui invece i fatti legati ad un’altra nota clinica odontoiatrica in franchising, i cui vertici sono stati arrestati con l’accusa di frode e riciclaggio.
www.ilsussidiario.net

In questo link invece condivido un video di Striscia La Notizia in cui l’inviato Valerio Staffelli si reca nella sede fiorentina di un’altra catena dentistica nazionale.
www.mediasetplay.mediaset.it

Il danno subito da tutti questi pazienti è notevole: devono continuare a pagare un finanziamento per un qualcosa che non hanno ottenuto e devono recarsi da un nuovo dentista per ultimare (ma ahimè molto spesso rifare) il percorso terapeutico. Oltre al danno economico c’è quello psicologico legato alla truffa e al lungo e stressante iter burocratico che dovranno intraprendere con il loro avvocato..

Per esprimere un parere sulla materia è intervenuta l’Aio (Associazione Italiana Odontoiatri) con un video che condivido volentieri e che è spunto di riflessione: www.youtube.com

Caro Cittadino Paziente, la tua salute è importante. Evita gli sciacalli che la vedono come un oggetto qualsiasi e che sostituiscono la parola fiducia con finanziaria, ed apri bene gli occhi… quando ti dicono di aprire la bocca!

Spero che l’articolo sia stato di tuo interesse, ciao e… continua a seguirci!

Dr. Riccardo Strambi

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